Hai presente quando lanci uno sguardo alla tua attrezzatura di make-up e ti accorgi che manca qualcosa di fondamentale per lavorare al meglio? Non sto parlando di una palette di ombretti o di un set di pennelli di lusso, ma di una sedia professionale che renda il tuo lavoro più facile, confortevole e, perché no, anche più professionale agli occhi del cliente. Nel mondo dei make-up artist “on the road” (ma anche in salone), la poltrona da trucco rappresenta un elemento essenziale.
Perché? Beh, immagina di dover truccare una persona alta un metro e ottanta, e poi, subito dopo, una cliente di statura molto più bassa. Se la sedia non è regolabile, ti ritrovi piegato a 90 gradi in posizioni scomode e poco ergonomiche. Lavorare con il viso del cliente all’altezza giusta fa la differenza, sia per la qualità del risultato sia per la tua schiena, che ti ringrazierà a fine giornata. In questa guida vedremo come scegliere una poltrona per trucco davvero valida, analizzando caratteristiche, differenze, opinioni e range di prezzo. Se stai iniziando a lavorare sul serio come make-up artist (o se desideri semplicemente migliorare il tuo setup), continua a leggere e troverai tutto quello di cui hai bisogno.
Perché serve una poltrona da trucco e non una sedia qualsiasi?
Lo sai? Molti make-up artist alle prime armi pensano di cavarsela con la sedia da regista classica — quella che vedi nei set cinematografici. È vero, sembrano simili a prima vista, ma una vera sedia da trucco ha caratteristiche ben diverse. In realtà, potrebbe ricordare vagamente la seduta del regista, ma i dettagli “dietro le quinte” sono un altro mondo.
- Altezza giusta: una sedia da regista standard spesso è troppo bassa per il truccatore, costringendoti a piegarti in avanti. Al contrario, la sedia per trucco ha un’altezza studiata appositamente per posizionare il viso del cliente leggermente più in basso rispetto alla tua linea degli occhi, così da lavorare in modo ergonomico.
- Stabilità e portanza: mentre un regista siede in modo saltuario e non gli importa troppo dell’inclinazione, un cliente in fase di trucco deve stare fermo, sicuro e ben appoggiato. Ogni tremolio o squilibrio si ripercuote sulla precisione del make up.
- Portabilità e maneggevolezza: chi lavora on the road ha bisogno di una sedia facile da piegare e trasportare, non di un ingombro pesante e scomodo. Alcuni modelli di poltrona da trucco hanno persino una sacca a trolley per spostarli agilmente.
Insomma, se vuoi fare sul serio, la sedia da trucco professionale è la prima vera attrezzatura da acquistare, ancor prima di aggiungere l’ennesimo rossetto al tuo arsenale cosmetico.
Ultimo aggiornamento 2025-10-14 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Le caratteristiche imprescindibili per una sedia makeup professionale
Vediamo, allora, quali sono i requisiti fondamentali per una poltrona da trucco di qualità. Se mancano, rischi di ritrovarti con un oggetto poco funzionale (o addirittura pericoloso) che, alla lunga, finirà accantonato in un angolo.
Altezza corretta (e, possibilmente, doppia altezza)
Come anticipato, l’altezza è un aspetto cruciale. La sedia dev’essere alta, più della classica sedia da regista, perché il truccatore deve poter lavorare con la schiena eretta. Inoltre, la possibilità di regolare la seduta a diverse altezze (doppia altezza) consente di adattarsi alle differenti stature dei clienti.
Perché è importante?
Se il viso del cliente è troppo basso, dovrai inclinarti in avanti, affaticando la schiena e il collo. Se è troppo in alto, ti ritroverai ad alzare le braccia oltre il dovuto. In entrambe le situazioni, dopo qualche ora di trucco, sentirai la fatica.
Stabilità e sistema anti-ribaltamento
Truccare qualcuno richiede spesso di esercitare una leggera pressione sul viso (quando applichi il fondotinta, ad esempio) o di chiedere al cliente di muoversi. Una sedia traballante o, peggio, poco sicura, è la ricetta perfetta per un disastro. Per questo motivo, cerca:
- Piedini stabili, magari antiscivolo.
- Gambe ben bloccate in apertura, con baricentro ben studiato.
- Un sistema anti-ribaltamento che impedisca alla sedia di inclinarsi troppo in avanti o all’indietro.
Struttura solida e rifiniture curate
Quando parliamo di struttura, ci riferiamo non solo ai materiali, ma anche alla qualità delle saldature (se è una sedia in metallo), delle viti, dei perni e delle cerniere. Più questi dettagli sono robusti, più a lungo durerà la sedia.
- Portanza elevata: deve reggere pesi differenti, senza cedimenti o scricchiolii.
- Allineamento: controlla che, vista da dietro, la sedia non risulti storta o con montanti convergenti in modo anomalo — segno di scarsa qualità costruttiva.
Seduta e poggiaschiena: materiali sintetici, ma traspiranti
Un tempo, andava di moda la tela (come in molte sedie da regista). Ma la tela tende a deformarsi, scolorirsi e consumarsi in fretta, soprattutto se la sedia viaggia e lavora sodo. Molto meglio un tessuto sintetico traspirante e lavabile, con rifiniture cucite (mai incollate, perché la colla si secca nel tempo). Così, si evita l’effetto “sedia usurata e sgradevole” dopo pochi mesi.
Maneggevolezza e facilità di trasporto
Da make-up artist itinerante, apri e chiudi la tua poltrona più volte al giorno. Se, per montare il poggiapiedi, devi avvitare un pezzo separato (magari ogni volta che la usi), finisci per perdere un sacco di tempo. Meglio se tutto è integrato e pieghevole in un solo gesto. E se la sedia non è troppo pesante da sollevare, hai un vantaggio in più.
- Sacca di protezione: l’ideale è averne una con manici o in versione trolley, per viaggiare leggeri e non danneggiare la struttura.
Comodità del cliente
Quando truccare richiede 30-60 minuti (o persino di più), il cliente deve stare comodo. Un poggiatesta removibile e regolabile aggiunge comfort e facilita il lavoro, soprattutto se devi lavorare su dettagli come eyeliner o contouring. Anche il poggiapiedi antiscivolo è essenziale, perché stare con i piedi a mezz’aria non è per niente piacevole.
Sedia trucco in legno o in alluminio?
Una volta capite le caratteristiche principali, la domanda più frequente è: “Meglio legno o alluminio?” In realtà, entrambe le scelte vanno bene, purché si rispettino standard di qualità elevati.
Sedie in alluminio
- Più leggere e resistenti ai graffi, ideali per chi viaggia spesso.
- Devono essere in alluminio anodizzato (un processo di indurimento) con rinforzi in acciaio inox nei punti di maggiore sollecitazione.
- Le saldature vanno controllate con cura, e i braccioli (se in alluminio) dovrebbero essere piatti e comodi, non solo due listelli stretti.
Sedie in legno
- Rappresentano un classico intramontabile. L’effetto “director’s chair” con finiture pregiate e legno essiccato di qualità è stupendo da vedere.
- Attenzione al peso: il legno può essere più pesante, specialmente se massiccio.
- La laccatura deve essere fatta a regola d’arte. Altrimenti, dopo poco tempo, saltano via scheggiature e graffi.
Il consiglio? Se pensi di spostarti di continuo con la sedia, alluminio. Se invece sei più stanziale e ami l’estetica calda del legno, scegli modelli ben costruiti e con finiture di livello.
Prezzi e fasce di costo: quanto investire?
Uno dei dilemmi è proprio quello del budget. Si trovano sedie da trucco a partire da poche decine di euro, fino a sfiorare qualche centinaio (anche oltre i 500 euro per sedie artigianali o di marchi prestigiosi). Proviamo a delineare alcune fasce:
- Fascia bassa (50-100 euro): sedie che “sembrano” da regista, spesso realizzate con materiali leggeri (talvolta un po’ scadenti). Non offrono sempre la doppia altezza o il sistema anti-ribaltamento. È il minimo sindacale, adatto forse a un uso sporadico.
- Fascia media (100-250 euro): qui iniziano a comparire caratteristiche più professionali: materiali strutturali migliori, sedute in tessuto sintetico resistente, sistemi anti-ribaltamento basici. È la scelta di molti make-up artist freelance che cercano un buon rapporto qualità-prezzo.
- Fascia alta (250-500 euro e oltre): sedie con rifiniture top, alluminio anodizzato rinforzato o legno pregiato con laccatura perfetta. Spesso hanno poggiatesta regolabile, poggiapiedi integrato, personalizzazione del logo. Durano anni e anni, ammortizzando la spesa sul lungo termine.
La scelta dipende dalla frequenza d’uso e dal tuo obiettivo. Se prevedi di lavorarci ogni giorno, su più clienti, e vuoi un supporto affidabile, potresti considerare un investimento maggiore. Se invece hai un’attività saltuaria (truccando occasionalmente), una fascia media potrebbe bastare.
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Trasporto e accessori correlati
Abbiamo visto l’importanza di una sedia facilmente pieghevole e dotata di borsa o sacca. Ma ci sono altri accessori che potresti desiderare:
- Trolley: se la sedia è un po’ pesante, la possibilità di trascinarla su rotelle evita sforzi inutili.
- Cinghie di fissaggio: per tenerla ferma e chiusa, evitando aperture improvvise.
- Copertura impermeabile: se lavori all’aperto o in situazioni imprevedibili, proteggere la sedia dalla pioggia o dalla polvere non è una cattiva idea.
Seduta imbottita o no?
Un altro dubbio frequente: meglio una seduta in tessuto sintetico teso (quindi non imbottito) o una versione imbottita? Dipende:
- Seduta tesa: più leggera, facile da pulire, permette una buona traspirazione. Può risultare un po’ meno confortevole per sessioni lunghe di trucco (ad esempio makeup sposa che dura anche 1-2 ore).
- Seduta imbottita: più comoda, ma aggiunge un filo di peso alla struttura e potrebbe scaldarsi di più. Se lavori in ambienti climatizzati, non è un problema.
Durata nel tempo: perché la qualità ripaga
Se acquisti una buona sedia trucco, potresti usarla tranquillamente per 10 anni o più. Certo, magari ogni tanto servirà cambiare qualche componente (un tappino, una vite, il poggiaschiena se vuoi aggiornare il logo), ma se il marchio garantisce ricambi a lungo termine, non avrai sorprese sgradevoli.
In sintesi: meglio spendere un po’ di più ora e avere un prodotto professionale, piuttosto che trovarsi a ricomprare una sedia ogni anno perché si è rotta o consumata in fretta.
Qualche dritta finale per l’acquisto
- Prova dal vivo (se possibile): vedere la sedia online è ok, ma se hai modo di testarla in un negozio fisico o in una fiera, fallo.
- Domanda sulla disponibilità ricambi: se il venditore esita o non garantisce nulla, valuta bene il rischio.
- Occhio all’altezza reale: non tutte le sedie vendute come “sedia da trucco” sono veramente alte quanto servirebbe. Controlla i centimetri effettivi dal suolo alla seduta.
- Leggi recensioni su siti di settore: potresti scoprire piccole chicche o difetti nascosti, segnalati da chi l’ha già comprata.
Conclusioni
Per un uso professionale frequente, un range compreso tra i 150 e i 300 euro è una buona via di mezzo. Con questa cifra, puoi trovare sedie solide, con doppia altezza e tessuto sintetico di qualità. Se punti al top (magari artigianale, con finiture premium e personalizzazioni), preparati a superare i 400-500 euro. D’altro canto, se il tuo budget è davvero limitato, ci sono soluzioni basic sotto i 100 euro, ma con qualche compromesso su durata e funzionalità.
In definitiva: la poltrona da trucco è un investimento cruciale per la tua attività. Se vuoi mostrarti professionale, salvaguardare la tua postura e offrire un comfort impeccabile ai clienti, non trascurare la qualità. La giusta sedia avrà un impatto positivo sulla tua immagine e ti accompagnerà in tantissime sessioni di makeup, dalle sfilate di moda ai matrimoni, dai set fotografici ai semplici servizi a domicilio.
Scegliere una sedia trucco professionale non è solo una questione estetica o di capriccio, ma una mossa strategica per migliorare il tuo lavoro quotidiano. Valuta attentamente materiali, altezza, stabilità, maneggevolezza e ricambi. Guarda ai prezzi, certo, ma non fare economia sulla qualità costruttiva. Perché la prossima volta che arriverai con la tua sedia pieghevole e personalizzata, sicura e confortevole, il cliente capirà subito che ha di fronte un make-up artist attento a ogni dettaglio — e la tua schiena ti ringrazierà dopo ogni sessione di trucco.